06/06/2010

La luce del mondo


LA LUCE DEL MONDO

( Giovanni 8)

 

 

I Farisei e gli Scribi cercavano un mezzo per sorprendere in fallo Gesù contro alla Legge. Questa opportunità venne loro data, alla scoperta della donna adultera.

Alle loro incalzanti domande Gesù rispose: << Colui di voi che è senza peccato getti il primo la pietra contro a lei >>.

Secondo la Legge, quell’infelice doveva essere lapidata. Quegli uomini, che pure si studiavano a stretta osservanza della legge ed a santità, furono messi sottosopra da quella Voce e da quelle parole. Lo Spirito Santo li illuminò: Nessuno si sentì senza peccato e in diritto di procedere alla esecuzione, ma, cominciando dal più vecchio al più giovane, tutti uscirono fuori del Tempio, e Gesù fu lasciato solo con la donna.

 

Dopo le parole di pietà e perdono e l’esortazione a non peccare più, Gesù di nuovo parlò a coloro che assistevano alla scena: << Io sono la Luce del Mondo, chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita>>.

In quell’ora, la Luce del mondo, Gesù Cristo, aveva illuminato quegli accusatori, convincendoli di peccato, e sì che si credevano santi (Fariseo – santo, separato).

 

Se tali avessero seguito Gesù, sarebbero stati sempre più illuminati su loro stessi ed affrancati.

Chi davvero seguita Gesù non può rimanere nell’ignoranza circa se stesso, ma viene scoperto, illuminato sino a divenire ancora lui estensione della Luce: << Voi siete la luce del mondo; la città posta sopra un monte non può essere nascosta >> (Matteo 5:14), perché ha in Lui la vita di Gesù Cristo, e perciò la luce della Vita.

 

Abbiamo, per lungo tempo, creduto che queste parole del Signore fossero per i peccatori riconosciuti, i mondani, ed in una certa misura sono pure per loro, ma esse sono particolarmente per coloro che già hanno avuto il perdono dei loro peccati.

Gesù li invita a seguirlo, cioè, a camminare sulle Sue tracce, ad andare ovunque Egli va, a rimanere sempre con Lui.

 

Tali, nella presenza della Luce che li porta ad un continuo confronto fra loro stessi ed il Perfetto, vengono a conoscere, sino all’estremo, gli abissi dell’anima loro, per essere affrancati e, spogliando la << Vecchia natura>>, rivestono quella del Figliuolo di Dio.

Alleluia, Amen.

 

 

 
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